GIUSEPPE SCARLATTI
Giuseppe Scarlatti nacque probabilmente nel 1712 o negli anni successivi, figlio di Pietro Filippo Scarlatti e di sua moglie Vittoria Lieri (o Gileri).
Studiò nella sua città natale, presumibilmente con i familiari e, forse, con Leonardo Leo. Il giovane fece il suo debutto con il "componimento sacro" La santissima Vergine Annunziata (1739), eseguita per la Congregazione dell'Oratorio di Roma.
Nella capitale italiana, Giuseppe lavorò anche come operista, scrivendo l'opera Un Arminio in Germania (1741) e la "commedia per musica" Il giocatore (1747). Negli anni '50, collaborò con Carlo Goldoni nella scrittura di diversi drammi giocosi, come I portentosi effetti della madre natura (1752), De gustibus non est disputandum (1754) e L'isola disabitata (1757).
Dalla fine degli anni '50, Scarlatti si stabilì a Vienna, dove lavorò come clavicembalista, insegnante di musica e compositore dei balli per i teatri imperiali. A questo periodo, risalgono diverse sue opere serie e comiche, tra le quali l'Issipile (1760), un secondo Artaserse (1763) e la "commedia per musica" Gli stravaganti (1765).
La sua ultima opera nota è il dramma per musica Amiti e Ontario o I selvaggi (1772), ambientato fra i quaccheri e gli indiani d'America e rappresentato per una villeggiatura dei principi Auersperg.
Morì nel 1777 a Vienna.
Musicista rinomato all'epoca, Scarlatti fu rapidamente dimenticato dopo la sua scomparsa. A lui sono attribuite cantate a due voci e diverse arie singole, estratte dai suoi melodrammi, ma non ci sono pervenute composizioni strumentali o per tastiera.
BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO
Ouverture dell'opera "L'amor geloso"
Aria di Orfeo "Sentir parmi d'intorno", dalla cantata "I lamenti di Orfeo"
FONTI BIBLIOGRAFICHE
Bizzarini, Marco (2018), SCARLATTI, Giuseppe in Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 91 [online]. Ultimo accesso: 25 ottobre 2024. Disponibile presso: https://www.treccani.it/enciclopedia/giuseppe-scarlatti_%28Dizionario-Biografico%29/
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