ERIK SATIE
Erik Alfred Leslie Satie nacque nel 1866 a Honfleur (Francia), figlio del mediatore marittimo Alfred Satie e di sua moglie Jane Leslie Anton.
Studiò presso un collegio locale e, nel 1874, iniziò a prendere lezioni di musica con l'organista Gustave Vinot. Nel 1879 frequentò la classe preparatoria di pianoforte del Conservatorio di Parigi, dove ebbe come insegnanti Albert Lavignac (solfeggio) ed Émile Decombes (pianoforte).
Nel 1880, Satie sostenne i primi esami come pianista e, due anni più tardi, fu espulso dal conservatorio per il suo rendimento insoddisfacente.
Nel 1884, il compositore scrisse il suo primo lavoro conosciuto, un breve Allegro per pianoforte. L'anno successivo fu riammesso al conservatorio, nella classe intermedia di pianoforte di Georges Mathias, ma i suoi progressi furono scarsi.
A questo periodo, risale Ogives, una raccolta di quattro pezzi per pianoforte, ispirati al canto gregoriano e all'architettura gotica delle chiese.
Lasciato il conservatorio, Satie si arruolò nell'esercizio ma, dopo aver contratto una polmonite, fu congedato con un'invalidità.
Alla fine degli anni '80 del XIX secolo, il compositore si definì "Erik Satie - gymnopédiste" e le sue opere del periodo includono le tre Gymnopédies (1888) e le prime Gnossiennes (1889 e 1890).
Si guadagnò da vivere come pianista e direttore d'orchestra allo "Chat Noir" ma, a causa di un litigio con il proprietario, si trasferì come secondo pianista al vicino "Auberge du Clou", dove conobbe Claude Debussy.
A metà del 1892, Satie aveva composto alcuni pezzi con un nuovo sistema compositivo (Fête donnée par des Chevaliers Normands en l'honneur d'une jeune demoiselle) e pubblicato l'inesistente bufala musicale Le bâtard de Tristan, un'opera anti-wagneriana.
Nel 1898, alla ricerca di un luogo più economico e tranquillo di Montmartre, Satie si trasferì ad Arcueil-Cachan, dove rimase per il resto della sua vita e dove lavorò come pianista di cabaret, adattando oltre 100 composizioni di musica popolare per pianoforte o pianoforte e voce, aggiungendone anche di proprie.
Dopo aver ascoltato la prima dell'opera Pelléas et Mélisande di Debussy nel 1902, Satie decise di migliorare la propria tecnica e, tre anni più tardi, si iscrisse alla "Schola Cantorum" di Parigi, dove ebbe come insegnanti Albert Roussel (contrappunto) e Vincent D'Indy (composizione).
Solo nel 1911, all'età di 40 anni, Satie si fece notare dal pubblico e divenne il punto di riferimento di alcuni giovani compositori associati a Maurice Ravel (i "jeunes") e, in seguito, del gruppo musicale "Les Six". Infine, nel 1918, il compositore si distaccò da quest'ultimo gruppo e divenne il punto di riferimento della neonata "Scuola di Arcueil".
Durante la Prima guerra mondiale, l'attività del compositore fu più limitata. A questo periodo, appartengono i Trois Morceaux (1916) e il balletto Parade (1917), il quale fu uno scandalo per i suoi ritmi jazz e la strumentazione che comprendeva parti per macchina da scrivere, fischietto per piroscafo e una sirena.
Negli ultimi anni, Satie fu molto richiesto come giornalista e, nel 1924, i suoi due balletti Mercure e Relâche fecero scandalo.
Morì nel 1925 a Parigi, a causa di una cirrosi epatica.
Secondo l'Oxford Dictionary of Music, Satie è ricordato per aver "indirizzato una nuova generazione di compositori francesi lontano dall'impressionisto influenzato da Wagner verso uno stile più snello ed epigrammatico".
Le sue prime composizioni sono state le tre Gymnopédies (1888) e le Gnossiennes (1889 e 1890) per pianoforte che, per la loro semplicità e originalità, si ritiene che siano state influenzate da Debussy.
Seguirono composizioni dai titoli stravaganti, come la suite in sette movimenti Trois morceaux en forme de poire ("Tre pezzi a forma di pera") per pianoforte a quattro mani (1903).
Agli ultimi anni, risalgono diverse brevi composizioni strumentali dai titoli assurdi, come Veritables Preludes flasques (pour un chien) ("Veri preludi flaccidi (per un cane)", 1912), Croquis et agaceries d'un gros bonhomme en bois ("Schizzi ed esasperazioni di un grosso uomo di legno, 1913) e Sonatine bureaucratique ("Sonata burocratica", 1917).
Satie, infine, inventò la "musica d'arredamento", un sottofondo musicale da non ascoltare consapevolmente. Un esempio di questo genere è Cinéma (1924), composto per il film Entr'acte di René Clair.
BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO
"Trois Gymnopédies" (Tre Gimnopedie) per pianoforte
Balletto "Relâche" (Annullato)
Entr'acte n° 2 "Un salon" (Un salone) per orchestra, da "Musique d'Ameublement: Set 2" (Musica d'arredamento: seconda parte)
FONTI BIBLIOGRAFICHE
Wikipedia, The Free Encyclopedia, Erik Satie [online]. Ultimo accesso: 9 ottobre 2024. Disponibile presso: https://en.wikipedia.org/wiki/Erik_Satie
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