POMPONIO NENNA


Pomponio Nenna nacque nel 1556 a Bari, figlio del letterato e giurista Giovanni Battista Nenna e di sua moglie Laura Violante. Il giovane non lavorò mai come musicista, limitandosi all'attività dilettantistica.

Le sue prime composizioni a stampa furono quattro villanelle alla napolitana a 3 voci, inserite nei due volumi di villanelle "de' diversi musici di Barri" (1574), pubblicate a Venezia dai Gardano. In essi, compaiono i nomi di Rocco Rodio, Colanardo de Monte e Stefano Felis, tutti possibili maestri di Nenna.

Il più probabile tra questi potrebbe essere Felis, al tempo maestro di cappella al duomo di Bari, il quale inserì nelle sue raccolte i quattro madrigali di Nenna Dolci amorose e leggiadrette ninfe (1585), Vaghe erbe, verdi fronde (1585), Torna, amato mio bene e l'ottava ariostesca Misera, a chi mai più creder (1585).

Nenna, a sua volta, incluse il madrigale di Felis Sonno, scendesti in terra all'interno del suo Primo libro di madrigali a 5 voci (1582), dedicato al duca d'Andria e conte di Rufo Fabrizio Carafa.

Dopo le prime esperienze nella sua città natale, Nenna si trasferì a Napoli (1594-1599), dove fu al servizio del principe Carlo Gesualdo.

Durante questo periodo, scrisse nove madrigali intonati dai due nobili musicisti, anche se risulta misteriosa l'assenza di notizie sul secondo e terzo libro di madrigali a 5 voci e non si può escludere che il principe ne abbia impedito la pubblicazione.

Il Quarto libro di madrigali a 5 voci (1609 e 1617) fu, perciò, la prima raccolta pubblicata dopo aver lasciato la corte di Gesualdo. Il Quinto libro e il Sesto libro, dedicati rispettivamente a Fabrizio Branciforte e a Diana Vittoria Carafa, sono firmati da Napoli, ma non danno alcuna informazione sulla vita del musicista di quegli anni.

La dedica del Settimo libro di madrigali a 5 voci (1634) rivela che, verso il 1608, Nenna si trovasse a Roma, al servizio del duca di Rignano Francesco Borghese.

Morì nel 1608 a Roma.

A Roma, Nenna intrattenne rapporti con diversi musicisti locali. In particolare, sue musiche furono possedute da Ferdinando Archilei, figlio della cantante virtuosa Vittoria Archilei, il quale curò la stampa postuma dell'Ottavo libro di madrigali a 5 voci (1618) e dei Sacrae Hebdomadae Responsoria a 5 voci (1622).

Altre musiche del compositore furono conservate a Napoli da Nicola Tortamano, il quale curò la stampa del Primo libro di madrigali a 4 voci (1613).

La produzione musicale di Nenna, completata dai Responsori di Natale e di Settimana santa a 4 voci (1607) e dalla canzonetta spirituale Non sei tu quello mondo crudele (1610), si concentra prevalentemente sul genere del madrigale erotico.

Si osserva una polarità stilistica tra i componimenti idilliaci e leggiadri e quelli patetici e struggenti, in quanto nei primi si nota una ricca e sciolta sonorità accordale alternata a brevi episodi di contrappunto lineare, mentre nei secondi il compositore usa cromatismi e dissonanze concatenate tipiche di Gesualdo ("durezze e ligature").

Esempi di quest'ultimo genere sono offerti dai madrigali Mercé grido piangendo e La mia doglia s'avanza, appartenenti rispettivamente alle raccolte Quinto libro a 5 voci e Primo libro a 4 voci.

A partire dal 1609, i Gardano ristamparono diverse volte i libri di madrigali di Nenna. La notorietà del musicista e la diffusione delle sue musiche si nota anche dalle numerose citazioni apparse in trattati e cronache nazionali coevi, dalla presenza di sue composizioni in antologie e dalle trascrizioni di alcuni suoi madrigali, anche con testi parafrasati in lingua inglese.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Madrigale "Eccomi pronta ai baci", dalla raccolta "Primo libro di madrigali a 4 voci"


Responsori della Settimana Santa a 4 voci


Mottetto "O Magnum Mysterium"


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Pompilio, Angelo (2013), NENNA, Pomponio in Dizionario Biografico degli Italiani [online]. Ultimo accesso: 21 gennaio 2024. Disponibile presso: https://www.treccani.it/enciclopedia/pomponio-nenna_%28Dizionario-Biografico%29/

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