ANTONIO MORTARO


Antonio Mortaro nacque verso il 1570 a Brescia. Le sue prime composizioni note furono i tre salmi a 5 voci In Exitu Israel, Dominus probasti e Memento Domine David, inclusi nella raccolta Salmi di David (1587) di Orazio Faà.

Dalla fine degli anni '80 fino al 1596, fu attivo a Brescia, dove compose numerose musiche profane e fece stampare quattro libri di Fiammelle amorose a 3 voci, dedicati ad aristocratici locali.

Diversamente dal solito, la ristampa del primo libro presenta una dedica, nella quale l'autore dichiara di aver dedicato la raccolta a Scipione Capitani, seguendo il consiglio dell'organista bresciano Costanzo Antegnati.

Il secondo libro (1590) fu dedicato a Teodoro Secco, mentre il terzo (1592) e il quarto (1596) furono dedicati, rispettivamente, al marchese Erasmo Malvicino, governatore di Brescia e ad Alfonso Montini.

Passato alla musica sacra e strumentale, nel 1595 concepì una raccolta di Missae, Motecta, Cantica Beatae Mariae Virginis a 8 e 12 voci, dedicata a Marco Natale, maestro dell'"Ordine dei Frati minori conventuali" per la provincia di Milano. 

Da allora, la sua carriera e la sua vita furono legate all'Ordine, come testimoniano i vari spostamenti e le dediche delle sue opere, indirizzate a santi o a illustri esponenti francescani.

Tra il 1596 e il 1598, Mortaro si trasferì a Milano, dove lavorò come organista alla chiesa di S. Francesco. A questo periodo, risale la raccolta Sacrae cantiones (1598), comprendente 13 mottetti a 3 e uno a 6 voci.

Si fermò a Milano almeno fino al 1599, quando uscì la sua raccolta Psalmi ad Vesperas a 8 voci, dedicati a Eleuterio Albergoni, provinciale dell'"Ordine dei Frati minori conventuali". Nello stesso anno, vide la luce la raccolta di musica sacra policorale Messe, salmi, mottetti et Magnificat a tre cori.

Al 1600 risale, invece, la raccolta più famosa del compositore, il primo libro di Canzoni da sonare a 4 voci, dedicato a Costanzo Antegnati. 

In questa raccolta, si evidenziano citazioni esplicite di motivi e allusioni ritmico-melodiche ricorrenti, come nell'inizio dell'Albergona, il quale riprende quello della chanson Orsus, orsus, vous dormez trop di Clément Janequin, mentre La Bertozza e La Morona sono riprese nel Kyrie e nel Gloria di una messa di Giovanni Francesco Capello.

Tra il 1601 e il 1602, Mortaro fu primo organista al duomo di Novara dove, forse, compose il primo libro dei Sacrarum cantionum a 4, 5 e 6 voci. Nel 1608 dedicò ai padri del "Convento S. Francesco" di Brescia il Primo Libro delli Salmi, mentre due anni dopo uscì il secondo libro di Messe, salmi, Magnificat, canzoni da suonare et falsa bordonia 13, dedicato a Sant'Antonio di Padova.

La sua ultima opera pervenutaci è il secondo libro di Canzoni da sonare a quattro voci, con due a otto (1623), pubblicato postumo e dedicato a Michele Tach. La raccolta include 17 canzoni a 4 e 2 a 8 e fu stampata in parti staccate con il basso per l'organo.

Morì nel 1619 a Brescia.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Mottetto à 6 "Viri Sancti" per organo, dalla raccolta "Sacrae Cantiones [...]"


Canzone n° 5 detta "La Morona", dalla raccolta "Primo libro de canzoni da sonare a 4 parti"


"Fuga Octava à 4" per organo


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Toffetti, Martina (2012), MORTARO, Antonio in Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 77 [online]. Ultimo accesso: 25 gennaio 2024. Disponibile presso: https://www.treccani.it/enciclopedia/antonio-mortaro_%28Dizionario-Biografico%29/

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