GIOVANNI BATTISTA SOMIS

Giovanni Battista Somis nacque nel 1686 a Torino in una famiglia di musicisti. Studiò dapprima con il padre Francesco Lorenzo Somis e, a soli nove anni, entrò nella cappella reale di Vittorio Amedeo II il quale, nel 1703, gli permise di perfezionarsi a Roma con Arcangelo Corelli.

Ritornato a Torino quattro anni più tardi, divenne violino solista e maestro di cappella a corte, rimanendovi fino a tarda età. Morì in questa città nel 1763.

Lodato per la straordinaria ampiezza dell'arcata, la brillante ricchezza dei colpi d'arco e l'eleganza delle interpretazioni, fu anche famoso come insegnante, creando in Piemonte una rinomata scuola violinistica.

La sua produzione musicale è imponente, però ci rimangono soltanto le Sonate a violino e violoncello o cembalo op. 1 e 2 (1722-1723), le 6 Sonate a tre o sieno Trattenimenti per Camera op. 5 (1733), le 24 Sonate a violino solo op. 4 e 6 e, infine, due Concerti per violino.

Alcune di queste opere sono attribuite al fratello Lorenzo Giovanni, detto "Ardy", anche lui violinista.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Concerto per violino, archi e basso continuo in Sol maggiore


Sonata da camera in La maggiore, dalla raccolta "Sonate per violino e violoncello o cembalo, op. 1 n° 8"


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Abbadò, Michelangelo (1936), SOMIS, Giovanni Battista in Enciclopedia Italiana [online]. Ultimo accesso: 20 gennaio 2024. Disponibile presso: https://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-battista-somis_%28Enciclopedia-Italiana%29/

Commenti