CARL PHILIPP EMANUEL BACH

Carl (o Karl) Philipp Emanuel Bach nacque nel 1714 a Weimar (Germania), figlio del compositore Johann Sebastian Bach e dalla sua prima moglie, Maria Barbara. 

All'età di dieci anni, entrò nella Scuola di San Tommaso a Lipsia, dove il padre lavorava come cantore.

Fu educato alla musica dal padre e, in seguito, studiò giurisprudenza all'Università di Lipsia (1731) e a Francoforte sul Meno (1735). Nel 1738 si laureò, ma non esercitò mai la professione di avvocato, rivolgendosi subito alla musica.

Pochi mesi dopo la laurea, Bach ottenne un incarico a Berlino, al servizio del principe ereditario Federico di Prussia. Al momento dell'ascesa al trono di questi (1740), Bach divenne membro dell'orchestra reale. 

Era già molto famoso in Europa come clavicembalista e le sue composizioni comprendevano già circa 30 sonate e vari pezzi da concerto per clavicembalo e clavicordo.

A Berlino, il compositore scrisse altri brani per tastiera sola, tra i quali la raccolta di pezzi caratteristici Ritratti di Berlino. La sua reputazione crebbe molto dopo che fece pubblicare due raccolte di sonate, dedicate rispettivamente a Federico il Grande (1742) e a Carlo Eugenio, duca di Württemberg (1744).

Durante il soggiorno berlinese, scrisse anche un'ambientazione del Magnificat (1749), una cantata pasquale (1756), diverse sinfonie, opere concertistiche, tre volumi di canzoni (fra i quali i celebri Canti di Gellert), alcune cantate profane e altri pezzi occasionali. 

In questo periodo, compose principalmente per il clavicembalo, scrivendo quasi 200 sonate e vari assoli, tra cui la raccolta Mit veränderten Reprisen ("Con varie repliche", 1760-1768).

A Berlino, scrisse anche il trattato Versuch über die wahre Art das Clavier zu spielen ("Saggio sulla vera arte di suonare gli strumenti a tastiera"), il quale espone la diteggiature per ogni accordo e alcune sequenze di accordi. 

La prima parte del saggio spiega i vari abbellimenti presenti nelle opere dell'epoca (trilli, mordenti, ecc.), mentre la seconda si sofferma sull'arte del basso figurato e del contrappunto, con suggerimenti sull'esecuzione e sull'estemporizzazione, concentrandosi principalmente sulla Fantasia.

Nel 1768 divenne direttore della musica ad Amburgo e compositore di corte della principessa Anna Amalia. L'anno successivo, compose l'oratorio Die Israeliten in der Wüste ("Gli israeliti nel deserto") e, tra il 1768 e il 1788, scrisse 21 ambientazioni della Passione, circa 70 cantate, litanie, mottetti e diversi brani liturgici.

La produzione corale di Bach raggiunse il suo apice con il doppio coro Heilig ("Santo", 1776) e l'oratorio Die Auferstehung und Himmelfahrt Jesu ("La resurrezione e l'ascensione di Gesù", 1774-1782) su testo del Vangelo del poeta Karl Wilhelm Ramler.

Morì nel 1788 ad Amburgo (Germania).

C. P. E. Bach fu un compositore influente che operò in un momento di transizione tra lo stile barocco e lo stile classico. Il suo approccio personale, espressivo e turbolento, fu noto come "Empfindsamer Stil" (Stile della sensibilità) e applicava i principi retorici e drammatici alla musica.

Per distinguerlo dal fratello Johann Christian, il "Bach di Londra", C. P. E. Bach fu nominato il "Bach di Berlino" e, successivamente, il "Bach di Amburgo".

Durante la sua permanenza a Berlino, scrisse diverse sinfonie per archi, fra le quali la più apprezzata fu la Sinfonia in Mi minore. Ad Amburgo, invece, scrisse una serie di sei sinfonie per archi per Gottfried van Swieten.

Tuttavia, le sue migliori opere sono le quattro Orchester-Sinfonien mit zwölf obligaten Stimmen, scritte con parti obbligate di fiati. Tra esse, la prima Sinfonia in Re maggiore fu la più popolare, continuando a essere eseguita e pubblicata per tutto il XIX secolo. 

Fu anche un prolifico autore di concerti, soprattutto per tastiera. Come il padre, spesso trascriveva un concerto per diversi strumenti, avendo spesso difficoltà a capire quale fosse il primo. Per esempio, i tre Concerti per violoncello furono spesso considerati delle trascrizioni per clavicembalo, ma recenti ricerche confermano che potrebbero essere stati concepiti originariamente per violoncello.

Secondo Bach, i suoi migliori concerti tastieristici furono i Sei concerti per il cembalo concertato. Gli altri concerti furono scritti per oboe, flauto e organo, ma anche per ensemble insoliti, come il Concerto in Mi bemolle maggiore, scritto per clavicembalo e pianoforte. Scrisse anche diverse sonatine per tastiera e orchestra.

Si ricordano, inoltre, sonate in trio e sonate solistiche con basso continuo, sonate accompagnate per pianoforte, violino e violoncello e tre quartetti per tastiera, flauto e viola. Scrisse anche uno dei primi pezzi per flauto solo, una Sonata, influenzata dalla Partita in La minore per flauto BWM 1013 del padre.

Durante la sua vita, il compositore pubblicò varie raccolte di opere per tastiera, come i Clavierstücke verschiedener Art (1765) e le raccolte Kurze und Leichte Clavierstücke (1766). Scrisse anche una serie di sei sonate per l'organo della principessa Anna Amalia.

Strumenti meccanici come il carillon e l'orologio musicale erano popolari all'epoca e C. P. E. Bach scrisse 30 compsizioni originali per questi strumenti.

Durante tutta la seconda metà del XVIII secolo, la reputazione del compositore fu molto alta, superando addirittura quella paterna. Haydn e Beethoven lo ammiravano profondamente e Mozart disse di lui: "Bach è il padre, noi siamo i figli".

Le sue sonate sono degne di nota per la libertà e la varietà del disegno strutturale. Si distaccano completamente dalla scuola italiana e da quella viennese, orientandosi verso le future forme cicliche e improvvisative ottocentesche.

Fu, probabilmente, il primo compositore di spicco a usare liberamente il colore armonico fine a sé stesso, come molti altri rappresentanti della Prima Scuola Viennese. 

Esercitò un'enorme influenza sui compositori della Scuola Tedesca del Nord, come Georg Anton Benda, Ernst Wilhelm Wolf, Johann Gottfried Müthel e Friedrich Wilhelm Rust. La sua influenza si estese anche a Felix Mendelssohn e a Carl Maria von Weber.

Il suo nome fu dimenticato nel XIX secolo, ma la sua fama ricominciò a salire agli inizi del XX secolo, dopo un processo di riscoperta delle sue opere.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Concerto per violoncello in La minore


Sinfonia in Sol maggiore


Solfeggietto in Do minore


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipedia, The Free Encyclopedia, Carl Philipp Emanuel Bach [online]. Ultimo accesso: 12 gennaio 2024. Disponibile presso: https://en.wikipedia.org/wiki/Carl_Philipp_Emanuel_Bach

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