FRANÇOIS ROBERDAY


François Roberday nacque nel 1624 a Parigi, figlio di un orafo e organista.

Alla morte del padre, il giovane fu nominato orefice del re e poi "Valet de Chambre" della regina. La sua attività lavorativa, col tempo, diminuì vertiginosamente e, alla sua morte, era molto povero.

Morì nel 1680 ad Auffargis (Francia), durante un'epidemia.

Fu noto per la sua attività di organista e di insegnante e si pensa che Jean-Baptiste Lully possa essere stato un suo allievo.

La sua opera più nota è Fugues et caprices à quatre parties, mises en Partition pour l'Orgue, dédiez aux amateurs de la Musique (1660), una raccolta di brani organistici, comprendente 12 fughe a 4 voci, alcune delle quali abbinate a capricci, basati sui soggetti delle corrispondenti fughe, che Roberday suggerisce di suonare "a discrezione e molto lentamente".

Essi presentano un contrappunto a quattro parti, leggermente più semplice di quello delle fughe. Queste ultime, invece, usano soggetti con valori di note più lunghi, modificati nei capricci per adattarsi ai loro tempi veloci. Molti brani hanno sezioni multiple, con fughe doppie e fughe variate.

La raccolta denota una notevole influenza italiana e molti brani sono basi su temi di compositori del tempo, come Girolamo Frescobaldi, Louis Couperin, Johann Jakob Froberger e Francesco Cavalli.

Secondo alcuni studiosi, la raccolta è un importante precursore de L'arte della fuga di J. S. Bach. Poiché i brani della raccolta non sono liturgici, fanno del compositore uno degli ultimi rappresentanti della tradizione polifonica francese, dopo Jehan Titelouze e Charles Racquet.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

"Fuga n° 5" per organo


"Fuga n° 9" per organo


"Capriccio n° 3" per organo


"Capriccio n° 2" per organo


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipedia, The Free Encyclopedia, François Roberday [online]. Ultimo accesso: 28 gennaio 2024. Disponibile presso: https://en.wikipedia.org/wiki/Fran%C3%A7ois_Roberday

Wikipédia, L'Encyclopédie Libre, François Roberday [online]. Ultimo accesso: 28 gennaio 2024. Disponibile presso: https://fr.wikipedia.org/wiki/Fran%C3%A7ois_Roberday

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