FRANÇOIS-ADRIEN BOIELDIEU

François-Adrien Boieldieu nacque nel 1775 a Rouen (Francia). Studiò musica fin da piccolo come membro del coro della Maîtrise Saint-Evode della Cattedrale di Rouen.

Già all'età di sette anni, suonava il clavicembalo, mentre due anni più tardi era in grado di improvvisare all'organo. Più avanti, invece, compose brevi pezzi, sonate e romanze. La sua bravura era talmente tale che un giorno, essendo assente il suo maestro Broche, organista della cattedrale, Boieldieu lo sostituì con successo.

Nel 1791, il giovane iniziò a scrivere le sue prime composizioni su testi del padre, come La Fille coupable (1793), l'Hymne à la déesse Raison ou Chant populaire pour la Fête de la Raison (1793) per coro e orchestra e, infine, Rosalie et Mirza (1795), le quali furono rappresentate al "Temple de la Raison" di Rouen con grande successo.

Durante il periodo rivoluzionario, Boieldieu si stabilì a Parigi, dove lavorò come accordatore di pianoforti. Nel 1797, invece, scrisse le due opere comiche La famille suisse e L'Heureuse Nouvelle a Feydeau e, l'anno successivo, compose Zoraine e Zulmare a Favart, le quali ottennero tutte un successo strabiliante.

Nel 1803 si spostò a San Pietroburgo per lavorare come compositore della corte imperiale e qui compose nuove opere, tra le quali Aline, reine de Golconde (1804) e Les Voitures versées (1808).

Ritornato in Francia, conquista il pubblico con altri lavori teatrali, come La Jeune Femme en colère (1811), Jean de Paris (1812), Le Nouveau Seigneur de village (1813), Le Béarnais ou Henri IV en voyage (1814) e Angéla ou l'Atelier de Jean Cousin (1814).

Nel frattempo, Boieldieu divenne professore di composizione al Conservatorio di Parigi e, nel 1817, divenne presidente dell'Académie des Beaux-Arts.

Nel 1825 pubblicò il suo capolavoro La Dame blanche e, due anni più tardi, si risposò con la cantante Jenny Philis-Bertin, dopo essere rimasto vedovo della prima moglie, la ballerina Clotilde Mafleurai, sposata nel 1802.

Nel 1829 scrisse il suo ultimo lavoro teatrale, Les Deux Nuits, rivelatosi purtroppo un fallimento, a causa della scarsa qualità del libretto. Questa delusione potrebbe aver contribuito alla malattia polmonare del compositore, dalla quale cercò di riprendersi con il clima mite del sud della Francia.

Tra l'altro, le difficoltà finanziarie peggiorarono le sue condizioni di salute e Boieldieu perse anche la voce, a causa di un cancro alla laringe. 

Morì nel 1834 a Varennes-Jarcy (Francia).


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Ouverture dell'opera "La Dame blanche" (La Dama bianca)


"Concerto in tre tempi in Do maggiore" per arpa e orchestra


"Missa Solemnis in Re maggiore" per coro e orchestra


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipédia, L'Encyclopédie Libre, François-Adrien Boieldieu [online]. Ultimo accesso: 23 dicembre 2024. Disponibile presso: https://fr.wikipedia.org/wiki/Fran%C3%A7ois-Adrien_Boieldieu

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