FRANZ LÉHAR

Franz Lehár nacque nel 1870 a Komorn (attuale Komárno, Slovacchia), figlio del Kapellmeister Franz Lehár e di sua moglie Christine Neubrandt.

Fin da piccolo, Franz ebbe un evidente talento nel suonare il pianoforte e, come Mozart, era in grado di variare un tema su tasti coperti. All'età di soli 11 anni, compose la sua prima canzone.

Nel 1880 iniziò a frequentare il ginnasio piarista di Budapest e, dal 1882, studiò al Conservatorio di Praga, dove ebbe come insegnanti Anton Bennewitz (violino), Josef Foerster (teoria musicale) e Antonín Dvořák (composizione).

Dopo il diploma, iniziò a lavorare come musicista orchestrale a Barmen e a Elberfeld. Successivamente, divenne direttore della banda militare dell'Esercito Imperiale e Reale. A Vienna, invece, suonò nella banda paterna, riuscendo a succedere al padre.

Grazie ad alcuni successi, ben presto riuscì a vivere esclusivamente dell'attività compositiva, dedicandosi all'operetta. Con le sue prime due opere, Wiener Frauen e Der Rastelbinder, fu già considerato "l'uomo dell'operetta", mentre il successo mondiale de La vedova allegra (1905) lo consacrò come il massimo compositore di operette dell'epoca.

Negli anni successivi, seguirono altre operette, come Der Graf von Luxemburg, Zigeunerliebe ed Eva.

Dopo aver avuto un collasso mentre dirigeva a Budapest, Lehár partì con la moglie verso la Svizzera nel 1943. Già, a quel tempo, soffriva di problemi alla cistifellea, ai reni, alle mucose e agli occhi, ma aveva anche una polmonite.

Dopo la guerra, Lehár si sottopose a numerose cure mediche e, nel 1948, si recò a Bad Ischl con la sorella Emile Christine, che si prese cura di lui dopo la morte della moglie. Morì qui poco dopo.

Insieme a Oscar Straus, Emmerich Kálmán e Leo Fall, fu considerato il fondatore della cosiddetta "Era dell'Operetta d'Argento". 

Fu anche amico intimo di Giacomo Puccini, al quale si ispirò per comporre alcune opere, come Rodrigo, Kukuschka e Tatjana, Die gelbe Jacke, Garbonciás e una rielaborazione di Zigeunerliebe, il suo ultimo lavoro teatrale. 

Oltre alle operette, scrisse anche due poemi sinfonici, due concerti per violino, musica per film, canzoni, danze e marce.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Valzer dall'operetta "La vedova allegra"


Aria "Meine Lippen, sie küssen so heiss" (Le mie labbra, baciano in modo così caldo), dall'operetta "Giuditta"


Czardas "Hör ich Zymbalklänge" (Sento il suono dei cimbali)


NOTE

Czardas: danza popolare e genere musicale ungheresi, caratterizzati da un'introduzione lenta ed espressiva e un finale incalzante e frenetico. Diffusisi a partire dalla prima metà del XIX secolo, il termine deriva dall'ungherese csárdás, che significa "dell'osteria", in quanto originariamente era un ballo danzato principalmente in questi locali. Si caratterizza per il metro binario (2/4) fortemente sincopato. Celebri sono le czardas di Brahms, Monti e Strauss. (Fonte: Wikipedia)


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipedia, Die Freie Enzyklopādie, Franz Léhar [online]. Ultimo accesso: 5 marzo 2024. Disponibile presso: https://de.wikipedia.org/wiki/Franz_Leh%C3%A1r

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