ARTHUR BLISS

                                                  

Arthur Edward Drummond Bliss nacque nel 1891 a Londra, figlio dell'uomo d'affari Francis Edward Bliss e della sua seconda moglie Agnes Kennard Davis. 

Il giovane studiò presso la scuola preparatoria di Bilton Grange a Rugby e poi al "Pembroke College" di Cambridge, dove studiò materie classiche e dove prese anche lezioni di musica con Charles Wood.

Dopo la laurea nel 1913, studiò per un anno al "Royal College of Music" di Londra. Sebbene avesse iniziato a comporre da studente, Bliss soppresse tutti i suoi lavori giovanili, tranne la Pastorale (1916) per clarinetto e pianoforte e considerò l'opera Madam Noy (1918) la sua prima composizione ufficiale.

Dopo la fine della guerra, la sua carriera di compositore decollò rapidamente, poiché componeva pezzi nuovi per il pubblico britannico, spesso per ensemble insoliti, molto influenzati da Ravel, Stravinskij e dal movimento "Les Six". 

Tra questi, si ricordano un concerto per voce tenorile senza parole, pianoforte e archi (1920) e Rout per soprano senza parole ed ensemble cameristico.

Nel 1919 scrisse le musiche di scena per l'opera As you Like it e diresse una serie di concerti domenicali al "Lyrical Theatre" di Hammersmith.

Grazie all'influenza di Elgar, gli fu commissionata l'opera sinfonica A Colour Symphony per il "Three Choirs Festival" del 1922, la quale riscosse un enorme successo.

Dalla metà degli anni '20 in avanti, Bliss si avvicinò di più alla tradizione musicale inglese, abbandonando l'influenza di Stravinskij e dei modernisti francesi. Scrisse due opere ispirandosi alle orchestre americane, l'Introduzione e Allegro (1926), dedicata all'Orchestra di Filadelfia e l'Inno ad Apollo (1926) per la Boston Symphony e Pierre Monteux.

Si ricordano anche l'opera Pastoral e Morning Heroes (1930) per narratore, coro e orchestra, un Quintetto per clarinetto (1932), una Sonata per viola (1933), la musica per il film di Alexander Korda del 1936 su Things to Come di H. G. Wells e la partitura per il balletto di uno scenario basato su una partita a scacchi. 

La sua ultima opera degli anni '30 fu il Concerto per pianoforte e orchestra, composto per il pianista Solomon, il quale lo eseguì in prima mondiale alla "World's Fair" di New York nel 1939.

Mentre era negli Stati Uniti, scoppiò la Seconda guerra mondiale. Inizialmente, Bliss rimase nel paese, insegnando all'Università della California, ma poi decise di tornare in Inghilterra per sostenere lo sforzo bellico del suo paese.

Nel 1941 entrò nel servizio musicale d'oltremare della BBC e, l'anno dopo, divenne direttore musicale. A questo periodo, risalgono diverse sue musiche per film e i due balletti Miracle in the Gorbals (1944) e Adam Zero (1946).

Nel 1948, Bliss scrisse l'opera The Olympians, la quale ritrae la confusione che si crea quando gli attori si ritrovano inaspettatamente restituiti alla divinità. L'opera inaugurò la stagione 1949-1950 del Covent Garden e ricevette un'accoglienza cortese, ma non molto entusiastica.

Tra le composizioni di questo periodo, si ricordano il Secondo quartetto per archi (1950), la scena The Enchantress (1955) per contralto, una Sonata per pianoforte (1952) e un Concerto per violino (1955).

L'opera orchestrale Meditations on a theme by John Blow (1955) fu un lavoro molto sentito e Bliss stesso la considerò uno dei suoi lavori migliori. Nel 1959-1960, il compositore collaborò con il librettista Christopher Hassall a un'opera per la televisione, basata sulla storia biblica di Tobia e l'Angelo.

Nel 1961, invece, i due collaborarono alla realizzazione della cantata The Beatitudes, commissionata per l'inaugurazione della neonata cattedrale di Coventry. L'opera fu eseguita insieme alle opere corali di Bliss Mary of Magdala (1962) e The Golden Cantata (1963).

Bliss contnuò a comporre fino all'età di 90 anni, scrivendo il Concerto per violoncello (1970), le Variazioni metamorfiche (1972) per orchestra e la cantata Shield of Faith (1974) per soprano, baritono, coro e organo, scritta per i 500 anni della St. George's Chapel.

Morì nel 1975 nella sua città natale.

Delle sue prime opere, Rout viene occasionalmente eseguita e registrata, ma la prima opera a entrare nel repertorio fu la Colour Symphony, nella quale ognuno dei quattro movimenti rappresenta un colore.

Le opere della maturità, invece, furono ispirate da stimoli esterni. Alcune traggono ispirazione dagli esecutori per i quali furono scritte, come i concerti per pianoforte, violino e violoncello, mentre altre sono basate su lavori letterari e teatrali, come le musiche da film, i balletti, le cantate e The Olympians.

Altre ancora si ispirano a pittori, come la Serenata e le Variazioni metamorfiche e, infine, vi sono opere che traggono i loro soggetti dalla letteratura classica, come l'Inno ad Apollo (1926), l'Incantatrice e la Pastorale. 

Tra le opere del secondo dopoguerra, l'opera The Olympians si rivelò un fallimento, a causa del suo linguaggio antiquato. 

Si evidenzia, infine, una vena sinistra nella musica di Bliss, in passaggi come l'interludio Attraverso la valle dell'ombra della morte nelle Meditazioni su un tema di John Blow e ne l'Introduzione orchestrale alle Beatitudini.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Sinfonia "A Colour Symphony" (Una sinfonia di colori)


Suite delle musiche di scena del film "Cristoforo Colombo"


"Variazioni metamorfiche" per orchestra


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipedia, The Free Encyclopedia, Arthur Bliss [online]. Ultimo accesso: 7 marzo 2024. Disponibile presso: https://en.wikipedia.org/wiki/Arthur_Bliss

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