JOHANNES WAGENAAR

Johannes Wagenaar nacque nel 1862 a Utrecht (Paesi Bassi), figlio del giudice e consigliere Berger van Hengst e della domestica Johanna Wagenaar.

All'età di 13 anni, iniziò a frequentare la Scuola di Musica di Utrecht, dove ebbe come insegnanti Richard Hol (composizione e organo), Willem Petri (pianoforte) e Gerrit Veerman (violino). Successivamente, studiò organo con Samuel de Lange all'Aia e contrappunto con Heinrich von Herzogenberg a Berlino.

Dopo aver ottenuto il diploma in arti tonali nel 1885, Wagenaar fu nominato insegnante di pianoforte della Scuola di Musica di Utrecht. Fu anche contralto dell'Orchestra di Utrecht, organista della cattedrale cittadina, direttore della Scuola di Musica, del Coro Toonkunst e di altri cori di Utrecht.

Nel 1919 divenne direttore del Conservatorio Reale dell'Aia e, nel frattempo, ricoprì vari incarichi presso diverse istituzioni cittadine. Tra l'altro, come presidente della Società dei Compositori Olandesi", fu uno dei fondatori del Bureau for Music Copyright.

Fino alla sua morte, continuò a essere membro di varie commissioni d'esame, a dare lezioni di composizione e a comporre. La sua ultima composizione fu il poema sinfonico Elverhoï (1940), completato pochi mesi prima della sua morte.

La sua produzione musicale annovera canzoni, musica da camera, opere corali e organistiche, cantate e opere teatrali.

Tra i suoi lavori giovanili, scritti perlopiù in collaborazione con il suo insegnante di composizione Richard Hol, si ricorda la cantata umoristica De Schipbreuk (1889). Più o meno tutti seguono una forma convenzionale e sono influenzati da compositori stranieri come Schumann e Mendelssohn.

Le composizioni successive al 1890 sono composizioni musicali-drammatiche e pezzi orchestrali. Nelle prime, Wagenaar parodiava il falso pathos e le diverse incongruenza presenti nei libretti di molte opere francesi e italiane applicando, tra l'altro, il principio dei leitmotiv di Wagner.

Anche le seconde si caratterizzano per la presenza di elementi drammatici e, a eccezione dell'Intermezzo romantico op. 13 e della Symphoniëtta op. 32, sono tutte composizioni programmatiche.

A causa della scarsa attenzione dei Paesi Bassi per l'opera teatrale, il compositore si concentrò sul poema sinfonico, traendo ispirazione da diversi scrittori, dalla Bibbia, dai miti e dalle leggende europee. Particolarmente, si ispirò musicalmente alle composizioni programmatiche di Berlioz e di Strauss.

Le sue opere più mature, infine, sono pittoresche e dai colori vivaci e hanno un carattere vitale e spiriturale di grande impatto ritmico. Nonostante queste peculiarità, rimangono nei confini dell'armonia tradizionale, senza spiegarsi in effetti eccessivi.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Fantasia "Levenszomer, op. 21" (Estate della vita) per orchestra


Ouverture dell'opera "Cyrano de Bergerac", op. 23


Cantata "De Schipbreuk" (Il naufragio), op. 8


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Jansen, P. M. F., Wagenaar, Johannes (1862-1941) in Biografisch Woordenboek van Nederland [online]. Ultimo accesso: 26 novembre 2024. Disponibile presso: https://resources.huygens.knaw.nl/bwn1880-2000/lemmata/bwn1/wagenaar

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