EDUARDO TOLDRÁ
Eduardo Toldrá Soler nacque nel 1895 a Barcellona (Spagna). Iniziò a studiare giovanissimo il violino con il padre e, in seguito, frequentò la locale Escuela Municipal de Música, dove ebbe come insegnanti Lluis Millet (solfeggio), Rafael Gálvez (violino) e Antoni Nicolau (armonia).
Data la precarietà economica familiare, il giovane dovette combinare i suoi studi con ogni tipo di lavoro occasionale come violinista teatrale o esibendosi in balli e festival importanti.
La prima tappa importante della sua vita artistica fu la creazione, nel 1911, del Quartetto Renaixament che, oltre a lui stesso come primo violino e direttore, comprendeva Josep Recassens (secondo violino), Luis Sánchez (viola) e Antoni Planas (violoncello).
Il quartetto nacque per unirsi agli sforzi di un ampio movimento collettivo per rinvigorire ed europeizzare la cultura catalana del tempo, nel pieno del periodo di espansione "noucentista".
Lo scoppio della Prima guerra mondiale interruppe le tournée del quartetto, il quale ritornò a eseguire concerti in tutta la Catalogna e la Spagna. A causa del suo scarso successo e della partenza di Recassens, nel 1921 il quartetto si sciolse.
Nel 1923, Toldrà sposò María Sobrepera e, nello stesso anno, ottenne un posto di assistente alla cattedra di violino presso l'Escuela Municipal de Música.
Nel frattempo, il compositore si avvicinò da autodidatta alla direzione d'orchestra e fece il suo debutto nel 1916, in occasione del concerto di presentazione del gruppo musicale "Agrupació d'Instruments de Vent".
Successivamente, lavorò con l'Orquestra d'Estudis Simfònics, ma più decisive furono le sue continue e sempre più importanti collaborazioni con l'Orquestra Pau Casals.
Nel 1943, Toldrá divenne direttore della nuova Orchestra Municipale di Barcellona, formata dallo scioglimento della Banda Municipale cittadina.
L'ultima apparizione pubblica del compositore avvenne nel 1961 a Cadice, dove l'orchestra replicò la prima di La Atlántida di Manuel de Falla, eseguita in prima mondiale la settimana precedente al "Gran Teatre del Liceu" di Barcellona.
Toldrá, già molto malato, si spense l'anno successivo nella sua città natale.
La sua produzione compositiva non è molto vasta e si concentra principalmente nel periodo 1921-1936, durante il quale Toldrá svolse un notevole lavoro creativo, come dimostrano il quartetto Vistes al mar (1921) e il ciclo di canzoni per voce e orchestra La rosa als llavis (1936).
All'interno del movimento noto come "Noucentisme", il compositore sviluppò uno stile personale in grado di adattarsi alle esigenze del cosmopolitismo europeo, senza interrompere la precedente tradizione nazionalista.
In tutta la sua produzione, oltre alla sardana, Toldrá dà grande importanza alla canzone, la quale presenta una grande libertà formale, unita a un'espansione della tonalità e alla fluida naturalezza dell'evoluzione del discorso musicale.
Famoso è il ciclo di cinque canzoni L'ombra del lledoner (1924), su testi del poeta e amico Tomás Garcés, in cui lo stile personale del compositore si ricollega al romanticismo di Schubert.
La sardana è un'altra costante della produzione di Toldrá, il quale la sperimentò in diverse composizioni, come nei poemi sinfonici Maledicció del comte Arnau (1930) ed Empúries (1926) e nell'opera comica El giravolt de maig (1928).
Seguirono l'opera La filla del marxant (1935) e il ciclo di sei canzoni per soprano e orchestra La rosa als llavis (1936), dedicato alla cantante Conxita Badía e basato sull'omonimo libro di poesie amorose di Joan Salvat-Papasseit.
Dopo la guerra, i nuovi obblighi come direttore d'orchestra del compositore gli impedirono di continuare a comporre e, di conseguenza, la produzione di Toldrá termina con il suo ultimo ciclo di canzoni, intitolato Seis canciones sobre textos de poetas clásicos castellanos (1941).
BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO
"Soneti de la Rosada" (I sonetti della Rosada) per violino e pianoforte
Canzone "Después que te conocí" (Dopo averti conosciuto) per baritono e pianoforte
Poema sinfonico "La maledicció del Comte Arnau" per orchestra
FONTI BIBLIOGRAFICHE
Calmell, César (2018), Eduardo Toldrà Soler in Diccionario Biográfico Electrónico [online]. Ultimo accesso: 27 novembre 2024. Disponibile presso: https://dbe.rah.es/biografias/8713/eduardo-toldra-soler
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