JOHANNES DE QUADRIS

Johannes de Quadris nacque presumibilmente prima del 1410. Fu prete nella diocesi di Valva e Sulmona e, in un documento del 1450, si autodefinisce "musicus et cantor diu in ecclesia Santi Marci de Venetiis".

Dai registri vaticani risulta che, nel 1450, presentò una supplica a papa Niccolò V per ottenere una prebenda legata a un posto vacante nella collegiata dei Ss. Felice e Fortunato in Aquileia, ma non riuscì nel suo intento.

Morì tra il 1456 e il 1457.

Il suo Magnificat e il mottetto Gaudeat ecclesia si rifanno al periodo immediatamente successivo all'attività dei compositori dell'"art subtilior" (1390-1430).

Il Magnificat è uno dei precoci esempi polifonici e forse il primo a 4 voci. Esso mostra vari trattamenti del cantus firmus appartenente al 3° tono salmodico.

La sua struttura prevede l'esecuzione alternata e sono composti in polifonia solo i versetti pari. Il tenor è costituito da due disegni melodici, il primo dei quali coincide con l'inizio salmodico della monodia liturgica, mentre il secondo costituisce la melodia principale elaborata del tema iniziale.

I versetti si aprono in "duo" nelle due voci superiori, nella parte superiore e nel contratenor, ma anche in imitazione canonica tra le due voci superiori. L'alternanza "duo"-"chorus" e i momenti imitativi canonici si rilevano anche all'interno dei versetti e hanno funzione di "pontelli". 

La composizione termina con un lungo episodio nello stile dell'hoquetus, concluso dal semplice "Amen" sillabico.

L'inno Iste confessor, invece, è conciso e cantabile, così come le lamentazioni e i brani del venerdì santo, nei quali la musica è modellata dalla parola.

Le lamentazioni sono costituite in forma strofica, la quale si adegua costantemente alle dimensioni del versetto biblico, come un recitativo liturgico. Soltanto le cadenze finali sono ampliate, offrendo quattro diversi tipi di risoluzione.

Gli altri lavori per la Passione, come il planctus Cum autem venissem, riprendono strettamente lo stile delle lamentazioni.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Mottetto a 2 voci "Lamentum Virginis" 


Carme "Pupillorum tuorum"


Planctus "Cum autem venissem"



NOTE

Hoquetus: detto anche "Cantus Abscissus" o "Cantus Troncatus", è una tecnica compositiva utilizzata per la prima volta nel tardo mottetto del XIII secolo e sviluppatasi in Francia presso la "Scuola di Notre-Dame", durante l'"Ars Antiqua".  Consiste in interruzioni brevi e frequenti della melodia, ottenute tramite pause alternate tra le varie voci di un brano polifonico, restituendo una specie di "effetto singhiozzo" all'ascolto. (Fonte: Wikipedia)

Planctus: lamentazione, canzone o poesia esprimente angoscia o dolore. Diventa una forma popolare nel Medioevo, quando i planctus erano scritti in latino e in volgare. Quelli in morte di maggiori o minori personaggi e per la caduta o rovina di città sono svolti da un solo recitante, mentre i planctus veri e propri hanno una struttura dialogica e lodano il defunto con il coro-commento di altre voci. (Fonte: Wikipedia)

FONTI BIBLIOGRAFICHE

Cattin, Giulio (2004), JOHANNES de Quadris in Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 62 [online]. Ultimo accesso: 4 agosto 2024. Disponibile presso: https://www.treccani.it/enciclopedia/johannes-de-quadris_%28Dizionario-Biografico%29/

Commenti