JESÚS GURIDI

Jesús Guridi Bidaola nacque nel 1886 a Vitoria (Spagna), figlio del violinista Lorenzo Guridi y Area e della pianista Trinidad Bidaiola Ledesma. 

Fin da piccolo, il giovane mostrò una grande attitudine musicale, interessandosi al pianoforte ed ebbe modo di ricevere le prime lezioni musicali dai genitori. 

Successivamente, egli studiò presso le scuole degli Scolopi e dei Gesuiti, continuando a suonare il pianoforte. Trasferitosi a Madrid, nel 1898 compose i suoi primi lavori, all'età di soli 12 anni.

Nel 1901, il giovane compositore tenne il suo primo concerto solistico, eseguendo proprie opere e vinse il "Premio Plácido Allende" per la sua composizione per voce e pianoforte Chalupan.

Due anni più tardi, grazie al sostegno finanziario del suo mecenate, il conte Zubiria, Guridi si trasferì a Parigi ed entrò nella Schola Cantorum, dove studiò pianoforte, organo, contrappunto e composizione con Vincent d'Indy.

Nel 1905, il compositore pubblicò la sua prima opera, i Quatorze morceaux pour piano e, l'anno successivo, terminò i suoi studi. Nello stesso anno, si spostò a Bruxelles per studiare organo e composizione con Joseph Jogen.

Poco tempo dopo, completò definitivamente gli studi a Colonia e a Monaco con il maestro Neitzel, perfezionandosi in strumentazione e armonia.

Nel 1908, Guridi si trasferì a Bilbao, dove lavorò come compositore, direttore d'orchestra, organista e insegnante. L'anno successivo, in occasione di un concerto dell'Academia Vizcaína de Música, debuttò con l'opera corale Así cantan los chicos, scritta in collaborazione con lo scrittore Juan Carlos Cortázar.

Nel 1910 fu rappresentata la sua zarzuela in due atti Mirentxu, basata su una selezione di melodie popolari basche e ispirata a opere di compositori nazionalisti e bohémien del XIX secolo. Dopo questo successo, due anni dopo Guridi divenne direttore della Società Corale di Bilbao e organista della basilica locale.

Nel 1915 fu rappresentata la sua opera Una aventura de Don Quijote, seguita dall'opera Amaya (1920). Tempo dopo, Guridi presentò la sua terza opera, El Caserío (1926), seguita da diverse opere minori, come Leyenda Vasca, La meiga, La Mandolinata, Mari-Eli e molte altre per diversi gruppi o strumenti.

Nel 1939, Guridi e la sua famiglia si trasferì a Madrid, dove il compositore divenne professore di armonia presso il Conservatorio Reale di Musica, diventandone anche direttore nel 1940.

Nel 1941, l'Orquesta Sinfónica de Madrid eseguì in prima assoluta il suo Diez melodías vascas e, cinque anni dopo, debuttò la Sinfonía Pirenaica. Nel 1950, invece, venne rappresentata la zarzuela La condesa de la aguja y el dedal.

Morì nel 1961 a Madrid.

Durante i suoi studi, Guridi conobbe l'opera di César Franck, del suo maestro Vincent d'Indy e di Claude Debussy. Più tardi, in Germania, fu influenzato dall'estetica wagneriana.

Sebbene le sue composizioni non siano esteticamente in linea con le tendenze avanguardistiche, Guridi appartenne alla "Generazione Falla", la quale si occupò di mettere in pratica il rigenerismo attraverso il nazionalismo musicale spagnolo.

Nello stile del compositore, è percepibile una chiara influenza della musica popolare basca, come si evidenzia nelle opere Mirentxu o El caserío e nelle Dieci melodie basche.

La produzione musicale di Guridi annovera opere per pianoforte e organo, per coro accompagnato con pianoforte, organo od orchestra, opere, zarzuele, musica orchestrale e cameristica, ecc.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

"Sinfonía Pirenaica" (Sinfonia dei Pirenei) per orchestra


Preludio dell'opera "El caserío" (Il borgo)


"Lamento e imprecación de Agar" (Lamento e imprecazione di Agar) per pianoforte


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipedia, La Enciclopedia Libre, Jesús Guridi [online]. Ultimo accesso: 2 agosto 2024. Disponibile presso: https://es.wikipedia.org/wiki/Jes%C3%BAs_Guridi

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