JUAN CORNAGO
Intorno al 1453, si trovava a Napoli presso la cappella reale di Alfonso il Magnanimo, come attestano alcuni documenti.
Successivamente, entrò a far parte della cappella musicale del figlio di Alfonso, Ferdinando I di Napoli, dove viene registrato nel 1466 come ammonitore maggiore. Nel 1475 ritornò in Spagna, dove servì nella cappella di Ferdinando il Cattolico.
Morì dopo il 1475 in una città imprecisata della Spagna.
Di lui, sono rimaste 15 composizioni, delle quali 4 religiose e le rimanenti 11 profane. Di queste ultime, 8 sono su testi spagnoli e 3 italiani.
Molte opere di Cornago sono conservate nel Canzoniere di Montecassino, legato alla corte aragonese di Alfonso il Magnanimo a Napoli. I margini di questo canzoniere sono stati eliminati nella rilegatura del XVII secolo, quindi si pensa che alcuni brani anonimi in esso presenti siano stati composti anche dal compositore.
Altri canzonieri con diverse opere di Cornago, infine, sono il Cancionero de Palacio e il Cancionero de la Colombina.
BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO
Verso di una lamentazione "Patres nostri peccaverunt"
Canzone "Moro perchè non dai fede"
Canzone "Qu'es mi vida, preguntays?"
FONTI BIBLIOGRAFICHE
Wikipedia, La Enciclopedia Libre, Juan Cornago [online]. Ultimo accesso: 23 settembre 2024. Disponibile presso: https://es.wikipedia.org/wiki/Juan_Cornago
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