VICTOR HERBERT
Victor August Herbert nacque nel 1859 sull'isola di Guernsey (Regno Unito), figlio di August Herbert e di sua moglie Frances "Fanny" Muspratt. Frequentò l'Eberhard-Ludwigs-Gymnasium di Stoccarda, ricevendo una solida educazione liberale che comprendeva anche una formazione musicale.
Inizialmente, il giovane studiò il pianoforte, il flauto e l'ottavino ma, successivamente, si orientò sul violoncello, studiando questo strumento con Bernhard Cossmann.
All'età di 18 anni, si iscrisse al Conservatorio di Stoccarda, dove studiò violoncello, teoria musicale e composizione con Max Seifritz, diplomandosi nel 1879.
L'anno successivo, Herbert lavorò come solista in varie grandi orchestre tedesche e, in seguito, scrisse i suoi primi lavori, come la Suite per violoncello e orchestra op. 3 (1883) e il Concerto per violoncello n° 1 op. 8 (1883).
Nel 1886, il compositore si sposò con il soprano Therese Förster e, nello stesso anno, la coppia si trasferì negli Stati Uniti, dove Herbert lavorò come violoncellista principale dell'orchestra del Metropolitan Opera di New York.
Ben presto, Herbert divenne così famoso da esibirsi in molte delle più importanti sale da concerto della città e, nel 1887, fondò addirittura il New York String Quartet, con il quale fece diverse tournée.
Nel 1889, il compositore divenne insegnante di violoncello e composizione del National Conservatory of Music mentre, l'anno successivo, fu nominato direttore dell'Orchestra del Festival di Boston.
A questo periodo, risalgono la cantata The Captive (1891) per voci soliste, coro e orchestra e la Rapsodia irlandese (1892), scritta per la Gaelic Society di New York.
Nel 1894 divenne direttore della 22nd Regimental Band della Guardia Nazionale, con la quale fece diverse tournée fino al 1900. Nello stesso anno, vide la luce una delle opere più belle di Herbert, il Concerto per violoncello n° 2 in Mi minore op. 30.
Nel 1898, Herbert divenne direttore principale della Pittsburg Symphony, incarico mantenuto fino al 1904 quando, a causa di disaccordi con i direttori, il compositore si dimise e fondò la Victor Herbert Orchestra.
Fu anche fondatore, insieme ad alcuni compositori ed editori, dell'American Society of Composers, nata per proteggere i diritti dei compositori e degli editori musicali.
Nel 1894, Herbert scrisse la sua prima operetta, Prince Ananias, alla quale seguirono le tre operette The Wizard of the Nile (1895), The Serenade (1897) e The Fortune Teller (1898).
Nonostante il successo riscosso, il compositore non scrisse altri lavori teatrali fino al 1903, anno nel quale ritornò a Broadway con il suo primo grande successo, Babes in Toyland (1903), al quale seguirono Mlle. Modiste (1905) e The Red Mill (1906).
Oltre alle operette, Herbert compose anche due grandi opere, Natoma (1911) e Madeleine (1914) continuando, nel frattempo, a scrivere varie operette.
Morì nel 1924 a New York (Stati Uniti), a causa di un attacco di cuore.
La sua produzione annovera due opere, una cantata, 43 operette, musica di scena per 10 lavori teatrali, 31 composizioni orchestrali, 9 composizioni bandistiche, 9 composizioni per violoncello, 5 composizioni per violino con pianoforte od orchestra, 22 composizioni per pianoforte, un duetto per flauto e clarinetto con orchestra, diverse canzoni e varie orchestrazioni di composizioni altrui.
Come compositore, Herbert viene ricordato soprattutto per le sue operette, mentre le sue composizioni strumentali sono state in gran parte dimenticate.
È anche noto, infine, per le sue canzoni "a variazione", consistenti in una serie di ritornelli in stili diversi o in diverse variazioni della stessa melodia. Esempi sono Serenades of All Nations e The Song of the Poet.
BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO
Concerto per violoncello n° 2 in Mi minore, op. 30
Rapsodia irlandese
"March of the Toys" (Marcia dei giocattoli) per orchestra, dall'operetta "Babes in Toyland" (Bambini nella terra dei giocattoli)
FONTI BIBLIOGRAFICHE
Wikipedia, The Free Encyclopedia, Victor Herbert [online]. Ultimo accesso: 29 settembre 2025. Disponibile presso: https://en.wikipedia.org/wiki/Victor_Herbert
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