CLAUDE DELVINCOURT
Claude Étienne Edmond Delvincourt nacque nel 1888 a Parigi, figlio del diplomatico francese Pierre Delvincourt e della pianista Marguerite Fourès. All'età di sette anni, iniziò a studiare pianoforte con la madre e, in seguito, con Léon Boëlmann e Henri Büsser.
Studiò anche lettere e scienze matematiche e, nel frattempo, si iscrisse al Conservatorio di Parigi, dove studiò con Georges Caussade e Charles-Marie Widor.
Nel 1911 ottenne il secondo posto al "Prix de Rome" e, due anni più tardi, ottenne il primo premio, con la sua cantata Faust e Helen.
Nel 1914, invece, si arruolò nell'esercito, ma l'anno dopo fu ferito e venne congedato. Dopo una lunga convalescenza, nel 1926 ottenne un posto come organista della chiesa di St. Jacques.
Nel 1918 aveva ripreso a comporre e, tra i lavori del periodo, si ricordano i Sei poemi su testi di Maurice d'Assier, un Ave Verum (1920) per soli, coro, quintetto d'archi e organo, il poema sinfonico Offrande à Siva, la raccolta di 14 antichi uta giapponesi Ce monde de Rosée e la suite di cinque danze Le Bal Vénitien.
Si ricordano anche i pezzi vocali Aurore, Nuit triomphante e la Source, ma anche la raccolta di cinque pezzi per pianoforte Boccaceries (1926), la raccolta di due pezzi per pianoforte Croquembouches (1931), la raccolta di dodici pezzi per pianoforte Heures juvéniles (1928) e il pezzo Images pour les Contes du Temps passé (1935) per pianoforte a quattro mani.
Nel 1935 fu eseguita ai "Concerts Colonne" la prima della suite orchestrale Pamir, scritta per il film La Crosière Jaune. Seguirono le rappresentazioni della sua opera buffa La Femme à Barbe (1938) e del mistero in un prologo e tre episodi Lucifer (1948).
Nello stesso periodo, Delvincourt scrisse diverse musiche di scena, come quelle per l'Edipo Re (1939) e per Il borghese gentiluomo.
Nel 1941 divenne direttore del Conservatorio di Parigi e, durante l'occupazione tedesca, riuscì a sottrarre i suoi studenti dal servizio di lavoro obbligatorio, riunendoli per formare l'Orchestra dei Cadetti del Conservatorio. Presto fu scoperto e lui e i suoi alunni furono costretti a fuggire, fino al momento della liberazione.
Nel 1953, invece, istituì un corso obbligatorio di cultura generale per gli allievi del conservatorio, in modo da far uscire i musicisti dal loro isolamento.
Morì nel 1954 a Orbetello, a causa di un incidente stradale durante il tragitto per andare a Roma.
BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO
"Croquembouches" (Crocchette) per pianoforte
"Meditazione in Sol bemolle maggiore, op. 4 n° 1" per organo
Sonata per violino e pianoforte
FONTI BIBLIOGRAFICHE
Wikipedia, L'Enciclopedia Libera, Claude Delvincourt [online]. Ultimo accesso: 10 settembre 2025. Disponibile presso: https://it.wikipedia.org/wiki/Claude_Delvincourt
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