BROR BECKMAN

Bror Beckman nacque nel 1866 a Kristinehamn (Svezia), figlio del direttore di musica, insegnante, compositore e ispettore assicurativo Bror Adolf Beckman e di sua moglie Anna Augusta Holm.

Iniziò a comporre all'età di soli sette anni e, nel 1876, entrò alla Karlstad Grammar School, dove il padre insegnava musica. Dopo il diploma, il giovane lavorò in alcuni negozi musicali e, nel frattempo, studiò armonia con Selmar Bagge.

Dal 1885 al 1890, invece, prese lezioni di contrappunto e composizione con Johan Lindegren e, nel frattempo, lavorò come impiegato assicurativo presso la compagnia "Fylgia" di Stoccolma.

Tra il 1890 e il 1902, Beckman lavorò come insegnante di contrappunto presso l'istituto musicale di Sigrid Carlheim-Gyllensköld a Stoccolma.

Le sue prime composizioni annoverano canzoni con accompagnamento del pianoforte e opere minori per pianoforte e per violino e pianoforte.

Come compositore, Beckman iniziò presto a utilizzare un proprio stile, come si nota in alcune opere giovanili, quali la Sonata per violino e pianoforte op. 1 (1893) e I sommarnätter. Två stycken för stråkorkester op. 3 (1890).

Tra il 1894 e il 1896, il compositore studiò orchestrazione a Berlino con Franz Mannstädt e, durante questo periodo, scrisse la sua Sinfonia in Fa maggiore op. 6 e la sua Om lyckan op. 10.

Nel 1904 fu eletto membro della Kungliga Musikaliska Akademien e, sei anni più tardi, divenne direttore del conservatorio dell'accademia, ricevendo il titolo di professore nel 1911.

Tra l'altro, negli anni 1915-1923, Beckman divenne ispettore e consigliere del National Board of Education per l'insegnamento musicale nelle scuole elementari e nei licei e, nel 1919, fu co-fondatore di una scuola popolare di canto corale.

Morì nel 1929 a Ljungskile (Svezia), a causa di un'insufficienza cardiaca.

Le sue composizioni mostrano un'abile maestria, un senso incrollabile della forma e un'ottima padronanza della scrittura contrappuntistica. Stilisticamente, invece, le stesse si rifanno a compositori della generazione precedente, come Franz Berwald, Edvard Grieg e Johan Svendsen, venendo allo stesso tempo influenzate dalla musica di Carl Nielsen.

In alcune composizioni, come quelle per armonium, Beckman persegue una sorprendente audacia armonica e un'impressionante ricchezza di colori timbrici, pur senza inficiare la chiarezza formale e l'equilibrio delle sezioni, come è possibile notare nella Ballata n° 2 in Re minore, op. 14.

Alcuni piccoli pezzi pianistici, infine, come Strängaspel op. 12 e Örtagårdsblomster op. 20, presentano una vena dolce e umoristica, come si evince da alcune introduzioni aforistiche come "Il sole di mezzogiorno presso il bosco di tarn" o "Serata al caminetto nel mio cottage. Piove".


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Sinfonia in Fa maggiore, op. 6


"Allegro moderato con motto", dall'"Örtagårdsblomster op. 20 n° 4" (Fiori del giardino delle erbe)


"Scherzo, op. 16 n° 1" per armonium


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Lindberg, Boel (2014), Bror Beckman (1866-1929) in Swedish Musical Heritage [online]. Ultimo accesso: 18 settembre 2025. Disponibile presso: https://www.swedishmusicalheritage.com/tonsattare/beckman-bror/

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