FARTEIN VALEN

Fartein Valen nacque nel 1887 a Stavanger (Norvegia), figlio di un sacerdote missionario. Trascorse la sua infanzia in Madagascar, dove si trovava il padre e, una volta ritornato in patria, frequentò la scuola superiore della sua città natale e, in seguito, studiò filosofia, tedesco e francese all'Università di Oslo.

Dopo breve tempo, Valen decise di dedicarsi alla musica, dapprima studiando privatamente con Catharinus Elling e, in seguito, continuando gli studi al Conservatorio di Oslo, dove studiò organo con Hilmar Grønner e Peter Lindeman, diplomandosi nel 1909.

Nello stesso anno, si recò a Berlino per studiare alla locale Scuola di Musica, dove ebbe come insegnanti Max Bruch (composizione), Karl Leopold Wolf (contrappunto) e un certo Herschberg (pianoforte).

Dal 1911 al 1916, Valen proseguì gli studi da autodidatta e, una volta ritornato in patria, il compositore si stabilì a Oslo (1924-1939), dove lavorò come ispettore della Collezione Musicale Norvegese, presso la Biblioteca universitaria.

Dal 1935, Valen ebbe la licenza di compositore e, quattro anni più tardi, si trasferì a Valevåg, dove visse per il resto della sua vita e dove lavorò come insegnante di composizione.

Morì nel 1952 a Haugesund (Norvegia).

La sua tecnica compositiva e il suo sviluppo stilistico possono essere suddivisi in tre diversi periodi.

Il primo contiene le opere "tonali", come la Leggenda per pianoforte op. 1, la Sonata per pianoforte op. 2, la Sonata per violino e pianoforte op. 3, l'Ave Maria op. 4 e il Trio per pianoforte op. 5.

Il percorso di allontanamento dalla tonalità inizia fin dalla prima opera e si conclude con l'op. 5, dove scompaiono le cadenze e le armature di chiavi, gli accordi diventano sempre meno importanti e la polifonia prende il sopravvento.

Il secondo periodo, infatti, si caratterizza per la presenza di una polifonia dissonante, di ispirazione barocca. In questo periodo, si ritrovano anche varie opere vocali che aiutano a identificare la forma e i primi approcci alla musica a programma.

Il terzo periodo, caratterizzato da una libera tecnica dodecafonica, inizia con il Concerto per violino in un unico movimento op. 37 (1940). Questo lavoro è in forma-sonata e mostra una religiosità molto profonda rispetto ai lavori precedenti.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

"Ave Maria, op. 4" per soprano e orchestra


Concerto per violino e orchestra, op. 37



Sonata per pianoforte n° 2, op. 38


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Andersen, Rune J. (2023), Fartein Valen in Store Norske Leksikon [online]. Ultimo accesso: 7 ottobre 2025. Disponibile presso: https://snl.no/Fartein_Valen

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