ANTONIO SALIERI

Antonio Salieri nacque nel 1750 a Legnago, figlio del commerciante Antonio Salieri e di sua moglie Anna Maria Scacchi. 

Dapprima, si trasferì a Padova presso il fratello Pietro, frate in S. Antonio e, nel 1766, si spostò a Venezia, sotto la protezione del nobile Giovanni Mocenigo. Qui studiò con Giovanni Battista Pescetti (basso figurato) e con Ferdinando Pasini (canto). 

Nello stesso anno, si trasferì a Vienna per proseguire la sua formazione. Il suo debutto operistico avvenne con la commedia per musica Le donne letterate (1770) di Giovanni Gastone Boccherini. 

Nei mesi successivi, Boccherini fornì a Salieri la pastorale per musica L'amore innocente (1770) e il divertimento teatrale Don Chisciotte alle nozze di Gamace (1771).

Seguirono il dramma per musica Armida (1771), l'azione pastorale Daliso e Delmita (1776) e altre sei opere su libretto di Boccherini.

La sua fama andò crescendo e, nel 1772, divenne direttore dell'opera italiana e compositore di camera dell'imperatore Giuseppe II.

Nei primi anni di carriera, Salieri scrisse anche alcune opere strumentali, come due concerti per pianoforte e uno per organo (1773), una sinfonia (1775) e altri lavori concertanti per due o tre strumenti e orchestra.

Nel 1776, il compositore fu ammesso nella Tonkünstler-Societät, un'associazione che organizzava concerti in favore delle famiglie di musicisti defunti, per la quale scrisse l'oratorio La Passione di Gesù Cristo (1730), su versi di Metastasio.

Dismessa la compagnia di canto italiana nel 1776 e, di conseguenza, ridottasi la possibilità di scrivere nuove opere, Salieri si recò in Italia, stabilendosi dapprima a Milano e poi a Venezia. Solo nel 1783, riapertesi le porte all'opera italiana, il compositore ritornò a Vienna.

Verso il 1820, Salieri iniziò ad avere diversi problemi di salute, accompagnati più tardi da disturbi mentali, che lo portarono alla morte nel 1825.

Sono da considerarsi spurie tutte le dicerie che lo vorrebbero avvelenatore e rivale di Mozart.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Concerto per pianoforte in Si bemolle maggiore


Aria di Aspasia "Come fuggir... Son queste le speranze", dall'opera "Axur, re d'Ormus"


Messa per l'imperatore in Re maggiore


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Blanchetti, Francesco (2017), Antonio Salieri in Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 89 [online]. Ultimo accesso: 13 giugno 2025. Disponibile presso: https://www.treccani.it/enciclopedia/antonio-salieri_%28Dizionario-Biografico%29/

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