KARL AMADEUS HARTMANN
Karl Amadeus Hartmann nacque nel 1905 a Monaco di Baviera (Germania), figlio del pittore Friedrich Richard Hartmann. Negli anni '20, si iscrisse all'Accademia di Monaco, dove studiò con Joseph Haas e Hermann Scherchen.
Durante l'epoca nazista, Hartmann si autoescluse dalla vita musicale tedesca. Il suo primo poema sinfonico, Miserae (1933-1934) fu condannato dal regime, ma le sue opere continuarono a essere eseguite all'estero, contribuendo ad accrescere la sua fama.
Durante la Seconda guerra mondiale, il compositore prese lezioni private con Anton Webern e, nel dopoguerra, divenne drammaturgo dell'Opera di Stato Bavarese, contribuendo alla rinascita della vita musicale della Germania occidentale.
In quest'ambito, il suo contributo maggiore fu la fondazione della serie di concerti "Musica Viva", i quali reintrodussero il pubblico tedesco al repertorio novecentesco, precedentemente bandito dal Nazismo. Tra l'altro, Hartmann creò anche una piattaforma musicale per giovani compositori dell'epoca.
Nel dopoguerra, fu insignito di numerose onorificenze, oltre a diventare membro delle Accademie delle Arti di Monaco (1952) e di Berlino (1955) e a ricevere un dottorato onorario dal Conservatorio di Spokane (1962).
Morì nel 1963 nella sua città natale, a causa di un cancro allo stomaco, lasciando incompiuta la sua grande opera sinfonica Gesangsszene per voce e orchestra, su parole del dramma apocalittico Sodoma e Gomorra di Jean Giraudoux.
La sua produzione annovera diverse composizioni, tra le quali si ricordano le sue otto sinfonie.
La prima di queste, la Sinfonia n° 1 "Versuch eines Requiems" (Saggio per un Requiem, 1936) fu concepita come una cantata per contralto solo e orchestra, basata su alcune poesie di Walt Whitman.
Successivamente, il suo titolo fu cambiato in Unser Leben: Symphonisches Fragment (La nostra vita: frammento sinfonico), in riferimento alle condizioni miserevoli degli artisti e dei liberali sotto il regime nazista.
Nel dopoguerra, infine, le vere vittime del regime divennero chiare e la cantata fu rinominata Symphonic Fragment: Attempt at a Requiem (Tentativo di Requiem), per onorare i milioni di vittime dell'Olocausto.
Come indica quest'esempio, Hartmann era un compositore autocritico e molte sue opere furono riviste diverse volte. Addirittura, egli distrusse molti suoi lavori orchestrali degli anni '30-'40, lasciandoli inediti o rielaborandoli all'interno delle sue successive sinfonie.
Altre sue opere famose e molto eseguite attualmente sono la Sinfonia n° 4, la Sinfonia n° 6 e il Concerto funebre per violino e archi, basato su un corale hussita e su un canto rivoluzionario russo del 1905.
Hartmann tentò la sintesi di molti linguaggi musicali diversi, tra i quali l'espressionismo musicale e il jazz, all'interno di lavori sinfonici organici nella tradizione di Bruckner e Mahler.
Le sue prime opere sono sia satiriche che politicamente impegnate e presentano echi della polifonia bachiana, dell'ironia espressiva mahleriana e del neoclassicismo stravinskiano e hindemithiano.
Negli anni '30 e '40, il suo stile conobbe una grande evoluzione, venendo influenzato dalla musica dei compositori ungheresi Béla Bartók e Zoltán Kodály. Fu anche influenzato dalla dodecafonia di Schoenberg.
Negli anni '50, infine, Hartmann si avviò verso l'esplorazione delle tecniche metriche di Boris Blacher e di Elliott Carter, indugiando molto sull'uso di movimenti lenti "Adagio" tripartiti, di fughe, variazioni e toccate.
BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO
Sinfonia n° 1 "Versuch eines Requiem" (Saggio per un Requiem)
"Gesangs-Szene" (Musica di scena) per baritono e orchestra
Sonata "27 Aprile 1945" per pianoforte
FONTI BIBLIOGRAFICHE
Wikipedia, The Free Encyclopedia, Karl Amadeus Hartmann [online]. Ultimo accesso: 26 maggio 2025. Disponibile presso: https://en.wikipedia.org/wiki/Karl_Amadeus_Hartmann
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