GÉZA ZICHY

Géza Emil János Zichy nacque nel 1849 a Sztára (Ungheria), figlio dell'orafo e proprietario terriero Lipót Zichy e della cantante e pianista Johanna Kunigunda Mária Sztáray.

Iniziò a suonare il pianoforte all'età di tre anni e, due anni dopo, ebbe il suo primo insegnante di musica, un certo Machalitzky. Nel 1861, invece, si trasferì a Bratislava, dove studiò con la signora Spányik (pianoforte) e con il signor Fraymann (composizione).

Nonostante un incidente che gli costò la perdita di una mano durante una sessione di caccia, Zichy non si scoraggiò e, nel 1866, si esibì per la prima volta con il pianoforte a una mano, riscuotendo un successo eccezionale.

Nello stesso anno, dopo aver superato l'esame di maturità, Zichy iniziò a studiare legge a Bratislava e, nel frattempo, anche musica con Károly Mayrberger.

Dopo aver completato gli studi nel 1870, il compositore iniziò a lavorare come dipendente pubblico e, contemporaneamente, continuò gli studi musicali con Róbert Volkmann.

L'anno successivo, Zichy si sposò con Melania Karátsonyi, dalla quale ebbe sei figli.

La sua prima apparizione letteraria risale al 1870 e anche se continuò a lavorare in questo campo fino alla morte, ben presto la musica assunse il centro della sua attenzione, anche grazie all'influenza di Franz Liszt.

Nel 1875 divenne presidente dell'Accademia Nazionale di Musica mentre, nel periodo 1870-1890, si dedicò a fare tournée in tutta Europa.

A partire dagli anni '80, Zichy spostò la sua attività compositiva verso grandi opere corali e orchestrali, iniziando a lavorare alla sua prima opera, tratta dal suo poema narrativo Alar.

Nel 1891 fu nominato "Intendente dei teatri di Stato" e, a causa del troppo lavoro, dovette rinunciare alla carriera concertistica. Dal 1895 al 1916, invece, lavorò come compositore e direttore d'orchestra della Royal Hungarian Opera House.

Nel 1893 scrisse la sua seconda opera teatrale, Mastro Rolando, seguita dalla suite di danza drammatica in tre atti Gemma (1903). Entrambe le opere furono ben accolte e conobbero diverse rappresentazioni.

Agli inizi del '900, invece, Zichy iniziò a scrivere la sua trilogia di Rázóczi, composta dalle tre opere Ferenc Rákóczi II (1909), Nemo (1905) e Rodosto (1912), le quali riscossero un enorme successo.

Morì nel 1924 a Budapest (Ungheria).

Fu molto stimato dai suoi contemporanei, in particolare dal critico musicale austriaco Eduard Hanslick, il quale apprezzò le sue composizioni e il suo modo di suonare il pianoforte.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

"Studio n° 3 "Valzer di Adele" per la sola mano destra" per pianoforte


"Liebestraum" (Sogno d'amore) per violino e pianoforte


"Idillo" per pianoforte


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipédia, A Szabad Enciklopédia, Zichy Géza [online]. Ultimo accesso: 14 maggio 2025. Disponibile presso: https://hu.wikipedia.org/wiki/Zichy_G%C3%A9za

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