MARIN MARAIS

Marin Marais nacque nel 1656 a Parigi, figlio del calzolaio Vincent Marais e di sua moglie Catherine Bellanger. Nel 1667, il giovane divenne corista del coro annesso alla chiesa di Saint-Germain-l'Auxerrois.

All'età di 16 anni, Marais lasciò il coro, a causa del cambiamento della sua voce e, dopo un fallito tentativo di imparare il violino basso con il compositore Monsieur de Saint-Colombe, il giovane entrò a far parte dell'orchestra dell'Accademia Reale di Musica.

Nel 1676, il compositore sposò Catherine d'Amicourt, dalla quale ebbe diciannove figli e, tredici anni dopo, fu nominato "joueur de viole dans la musique de la Chambre".

Nel 1685, Marais iniziò a comporre per la viola da gamba, pubblicando un primo libro di pezzi l'anno successivo. Nello stesso anno, iniziò anche a scrivere l'Idylle dramatique per il teatro, il quale ebbe grande successo.

Dopo la morte di Jean-Baptiste Lully, che concesse una maggiore libertà esecutiva ai compositori, Marais scrisse la tragédie en musique Alcide (1693), in collaborazione con Louis Lully, rappresentata con grande successo.

Nel frattempo, lavorò come violinista di corte per Luigi XIV e il suo seguito e, nel 1704, divenne direttore d'orchestra dell'Opéra. Scrisse anche la tragédie en musique Alcione (1706), la quale conobbe anch'essa consenso favorevole.

La sua ultima opera, Séméle, non ebbe la stessa fortuna delle precedenti e, inoltre, nuovi e brillanti violinisti minacciavano la sua supremazia. Nonostante ciò, Marais continuò a suonare a corte fino alla morte di Luigi XIV, ma anche a insegnare e a praticare il suo strumento, vivendo in una certa agiatezza.

Morì nel 1728 nella sua città natale.

La sua produzione annovera quasi 600 pezzi per viola da gamba, divisi in cinque libri, ognuno dei quali comprendeva 40 suite, le quali talvolta presentavano pezzi caratteristici, come il Tombeau pour Monsieur de Sainte-Colombe o Le Tableau de l'Opération de la Taille.

Si ricordano, infine, anche diversi pezzi in trio, tra i primi a essere scritti da un musicista francese.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

"Sonnerie de Saint Geneviève du Mont-de-Paris" per viola da gamba, violino barocco e clavicembalo


"Le Badinage" (Lo scherzo) per viola da gamba e tiorba


"Tombeau pour Monsieur de Lully" (Tombeau per il signor Lully) per viola da gamba, chitarra barocca e clavicembalo



NOTE

Badinage: anche "badinerie" e, in italiano, tradotto come "scherzo", è una breve composizione concepita come movimento all'interno di una sinfonia, una sonata, una suite o un quartetto d'archi. Il primo uso della parola "scherzo" in ambito musicale si ha nei madrigali del primo periodo barocco, chiamati spesso "scherzi musicali", come alcune opere di Claudio Monteverdi, Antonio Brunelli o Johann Baptist Schenk. Successivamente, il termine indicò un movimento di alcune opere strumentali in tempi veloci e in metro doppio, come la Suite orchestrale n° 2 in Si minore di J. S. Bach e le Ouverture francesi di Christoph Graupner e di Georg Philipp Telemann. Nel periodo romantico, lo scherzo si è affermato con questo nome, sviluppandosi dal minuetto e dal trio e, gradualmente, sostituendolo come terzo o secondo movimento all'interno di sinfonie, sonate, quartetti d'archi, ecc. Tradizionalmente, mantiene il metro triplo e la forma ternaria del minuetto, ma è molto più veloce e, spesso, di carattere leggero. Si sviluppa secondo una melodia di 6-8 battutte con un ritmo per battuta e, solitamente, viene suonato con il trio di accompagnamento, seguito da una ripetizione dello scherzo, creando la forma ABA. Talvolta, ciò viene ripetuto due o più volte (ABABA). In alcuni casi, il trio è una sezione contrastante non per soli tre strumenti e lo scherzo può essere in forma di sonata. A partire dal XIX secolo, infine, i compositori iniziarono a scrivere scherzi come pezzi autonomi, ampliando i confini della forma. Fonte: Wikipedia

Tombeau: composizione strumentale che, nel periodo barocco, veniva dedicata dai musicisti ai loro maestri defunti. Esso può essere fatto risalire alle lamentazioni, alle deplorazioni e agli epitaffi vocali tardo-medievali o rinascimentali. Tale composizione era scritta in forma di danza (allemanda, pavana o giga) ed era caratterizzata dalla ripetizione della stessa nota (per richiamare la Morte imminente) e da scale cromatiche ascendenti e discendenti (per rappresentare i tormenti e l'ascesa dell'anima del defunto). Diversi furono gli strumenti musicali impiegati nella creazione ed esecuzione dei tombeau (liuto, clavicembalo, viola, chitarra e, in epoca romantica e post-romantica, pianoforte). Si ricomprendono nel genere anche le composizioni basate sull'elaborazione melodica derivante dalle lettere del nome di un personaggio (ad esempio, BACH, che corrisponde alle note Si♭, La, Do, Si♮). Fonte: Wikipedia

FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipédia, L'Encyclopédie Libre, Marin Marais [online]. Ultimo accesso: 11 luglio 2025. Disponibile presso: https://fr.wikipedia.org/wiki/Marin_Marais

Commenti